Ricordo di Laura Bellin
Il 4 agosto 2025 è venuta a mancare, a Vicenza, la dottoressa Laura Bellin, socia della Società Italiana di Psicopatologia dell’Alimentazione, fin dalla sua fondazione.
Laura Bellin è stata Responsabile del Centro Provinciale di Riferimento per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del peso dell’ULSS di Vicenza e ha dedicato gran parte della sua vita professionale all’interesse e alla cura di pazienti con disturbi dell’alimentazione. Il Centro che ha diretto è stato un modello del lavoro interdisciplinare di gruppo che si deve adottare con questi pazienti, e punto di riferimento, sia clinico che culturale, per tutti i professionisti della regione.

Si era specializzata in psichiatria a Padova nel 1992, con una tesi dal titolo: “Dalla santa anoressia all’anoressia mentale”. Aveva scelto questo argomento perché entrava in risonanza con l’interesse ad aprire il suo campo di ricerca alle intersezioni con la storia dell’arte e la filosofia della scienza. Perché Laura era una persona di grande cultura, letteraria, musicale … e anche culinaria.
Nel lavoro clinico sapeva unire un rigoroso approccio scientifico, con metodi e procedure basate sulle evidenze, a una capacità di intuizione empatica che nasceva dalla riflessione profonda sull’esperienza clinica. Ha attribuito una grande importanza al ruolo dei familiari, sia a livello sociale, favorendo lo sviluppo dei rapporti con le associazioni dei familiari, sia a livello terapeutico, attraverso l’utilizzazione dell’intervista transgenerazionale e di gruppi psicoeducazionali per i genitori.
Ha partecipato come relatore a molti convegni nazionali e internazionali e ha tenuto insegnamenti in diversi corsi di laurea e master universitari.
Negli ultimi anni Laura ha voluto dar vita, insieme ad altri colleghi della regione, ad un gruppo di discussione di casi clinici, tutt’ora attivo dal 2020, che ha visto la partecipazione di oltre trenta colleghi, da diverse province del Veneto, educatori, dietisti, infermieri, psichiatri, psicologi, terapisti della riabilitazione. La passione con cui Laura ha curato e seguito il gruppo, la costanza e il puntiglio dedicati a questo lavoro appaiono ancor più evidenti, se si pensa che nell’ultima riunione online è arrivata a collegarsi dal letto dell’ospedale. Ci mancherà il suo spirito critico, la sua cultura, la sua profonda esperienza, il suo senso clinico: abbiamo perso un’amica e una valorosa collega.
Paolo Santonastaso